L’imprenditore che attraversa una fase di crisi e che per dimensioni aziendali è fallibile in base all'art. 1 della Legge fallimentare puo' risolvere la crisi della sua impresa in modi differenti tra cui attraverso un concordato stragiudiziale.

Il concordato stragiudiziale e' un accordo plurilaterale definito direttamente con i creditori con lo scopo di conseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

Il concordato stragiudiziale consente all'imprenditore di evitare l’assoggettamento a qualsiasi forma di controllo da parte del tribunale o dei propri organi, e far trascorrere del tempo, talvolta determinante, per la decadenza delle azioni eventualmente esperibili dal curatore nel caso di successivo fallimento, nonché di beneficiare di tempi di esecuzione ragionevolmente ristretti e costi maggiormente contenuti rispetto ad una procedura concorsuale.

La proposta di concordato stragiudiziale, al fine di poter ottenere l’approvazione di tutti i creditori deve essere convincente, soprattutto in termini di importo e celerita' della soddisfazione del credito; sotto il primo profilo, l’accordo privato con i creditori potrebbe garantire una percentuale di pagamento superiore, in quanto i costi del procedimento sono decisamente ridotti rispetto a quelli prospettabili nell’alternativa di una procedura concorsuale, come può essere il concordato preventivo. Al ricorrere di quest’ultima ipotesi, infatti, emergerebbero ingenti costi di natura professionale – commissario giudiziale ed altri collaboratori della procedura (perito stimatore dei beni, consulente del lavoro, legale, liquidatore giudiziale, ecc.) – che andrebbero ad aggiungersi a quelli che accomunano le soluzioni di concordato stragiudiziale e preventivo, come il consulente incaricato della predisposizione del piano e delle relative attività di coordinamento. La mancanza di tali costi potrebbe, infatti, consentire al concordato stragiudiziale di offrire ai creditori un pagamento superiore a quello prospettabile nel concordato preventivo.

Per quanto concerne, invece, il secondo aspetto, ossia i tempi di esecuzione della proposta di concordato stragiudiziale, questi naturalmente devono essere più brevi almeno rispetto al concordato preventivo, soggetto ad una serie di vincoli imposti dalla Legge Fallimentare.

Al di fuori di tali vantaggi, il concordato stragiudiziale presenta soprattutto rischi, quali, ad esempio:

Rimangono, in ogni caso, invocabili le generali ipotesi di esonero dall’azione revocatoria fallimentare, prevista dell’art. 67, co. 3, L.F.:

Naturalmente, rimane fermo il diritto del curatore fallimentare di esercitare l’azione revocatoria ordinaria di cui all’art. 2901 c.c., al fine di far dichiarare l’inefficacia degli atti di disposizione pregiudizievoli compiuti dal debitore, qualora ricorrano, congiuntamente, le seguenti condizioni:

Non e', tuttavia, soggetto a revoca l’adempimento di un debito scaduto: in ogni caso, l’azione revocatoria si prescrive nel termine di 5 anni dalla data dell’atto.

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dott. Fabio De Mattia al 347 2157285